Il tutto comincia alla fine degli anni 80, quando visitando il box di un coscritto di mio padre, nascosta sotto pesanti teli ed interamente ricoperta da una coltre di polvere, s'intravedeva la sagoma di una moto dall'aspetto strano...alla mia insistenza, l'amico CELSO (cosi' chiamato dai genitori in onore ai Santi Patroni della parrocchia bressese dove nacque, l'altro era NAZZARO...che strana coincidenza!!!) acconsentì la visione del mezzo. Mio padre già sapeva di quale moto si trattasse, tuttavia ad ogni vista di quella particolare motocicletta, restava ammirato. Dalla polverosa copertura, illuminato da un pallido sole novembrino, l'ISOSCOOTER apparve in tutta la sua consistenza.
La moto, era stata accantonata nel box, alla fine degli anni 60, sostituita nell'uso giornaliero da un potente GILERA 150 Sport, che aveva accompagnato il proprietario al luogo di lavoro, fin quando anch'egli venne messo da parte in favore di una comoda autovettura.Tutte e due le motociclette si ritrovavano ora, dopo anni di onorato servizio, nel buio accogliente di un autorimessa.
Nonostante l'uso quotidiano e quasi 40 anni, lo scooter era in condizioni ancora accettabili, e come d'uso presso i proprietari di un tempo, la ruggine delle parti cromate era stata debellata (o coperta...) con una bella mano di MINIO, che aveva però preservato l'originalità dei vari pezzi così non sostituiti con altri posticci. Ricordo ancora con immenso piacere quel momento,anche perchè i due amici si trovano, ora, in compagnia dei loro santi omonimi...Praticamente quella era la moto della loro infanzia, il Celso aveva l'ISOSCOOTER e mio padre l'ISOMOTO, e ad ogni visione, era logico che la memoria ritornasse alla loro gioventù...bei tempi, ricordavano gettando lo sguardo sulla moto silente.La domanda che in me
sorse spontanea, fu "...ma perchè proprio questa ISO (... dal nome che compariva nitido sullo scudo dello scooter), quando c'erano Vespa, Lambretta, Guzzi, Gilera e Bianchi ed altre ancora ???.La risposta dei due fu che essendo loro dei bressesi "originali" (nati in casa con l'aiuto di una ostetrica...) non potevano che scegliere una moto bressese.In effetti la mia giovane memoria ricordava la presenza di un'industria
automobilistica in Bresso, la ISO RIVOLTA, che però aveva chiuso i battenti agli inizi degli anni 70,ed ero convinto che la produzione fosse solo automobilistica.Mi sbagliavo!!! Prima delle favolose GRIFO,GT,LELE, FIDIA, la ISO aveva avuto un passato meno glorioso, ma di tutto rispetto. Producendo motociclette, agli inizi degli anni 50, ISO era diventato il 3 produttore italiano di scooter (alle spalle di Piaggio ed Innocenti) ed aveva in parte contribuito a motorizzare l'Italia del dopoguerra.Tornando a quel momento epico, ricordo ancora il Celso, che osannava lo scooter asserendo che nonostante fosse fermo da anni, con il solo aiuto di un pò di benza, sarebbe immediatamente partito !!! Non fu proprio così, però l'emozione che si lesse negli occhi dei due amici al borbottio, dapprima sommesso e poi sempre più acuto e costante del motore avviato, è veramente un gran bel ricordo !!! La moto dopo questo show, venne ricondotta mestamente sotto la sua copertura, nel suo angolo buio del box. Il Celso aveva deciso che non poteva separarsi di un pezzo della sua vita e che quindi l'ISOSCOOTER sarebbe invecchiato con lui !!! Provai molte volte a cercare di farmelo vendere ma la risposta divertita era sempre quella: no,no,no !!!Cominciò così, con l'aiuto di mio padre, la ricerca di questo pezzo di storia industriale bressese; molte emersero anche dalle cantine di Bresso, la 175, l'Isomoto, la GTD, la 150 e parecchi ricambi tra cui il cilindro originale dello scooter della MILANO - TARANTO di Pastori...gelosamente custoditi dai loro fruitori.
Altro destino ebbe invece il famoso Isoscooter...Il Celso lo spinse fin nel nostro garage, addirittura con un motore di scorta a cavallo della carrozzeria, ed al mio stupore disse che era giusto così, che me lo regalava insieme al motore...la settimana successiva, provato da una grave malattia si spegneva insieme ai formidabili ricordi della sua gioventù...Lo scooter invece è ancora lì ed a giudicare dai fatti, si trova in ottima compagnia. Il destino, invece si è accanito con i due amici, e nel marzo 2002 anche mio padre, ci ha lasciati...Rimane la collezione, e credetemi è bello guardare le moto e pensare ai due amici lassù ...
Ciao Papà, ciao Celso... continua